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martedì 28 aprile 2020

LETTERA DELL'AUTORE AI LETTORI


Carissimi Amici,
da qualche giorno sento il dovere di rivolgermi a voi con gratitudine, oggi lo faccio.
Ho avuto bisogno di una spinta prima di decidermi a mettere in rete queste minuscole follie. Rendere pubblica una cosa è un po’ come spogliarsi, rivelare anche le zone più intime. Trovo giusta e opportuna l’idea di spogliarmi in un momento così drammatico che ci forza ad aggiungere elementi piuttosto che toglierli (guanti, mascherine, occhiali...). Inoltre, la situazione reale che tutti stiamo vivendo ha abbondantemente superato i mondi surreali che io amo descrivere. Ho realizzato che non ci sia più ragione di nascondere nulla. Quindi, ho tolto la mascherina.
Con questa azione spero di avervi dato qualcosa, almeno un pizzico di compagnia. Quello che voi date a me, invece, non ha prezzo. Mi ha fatto provare l’imbarazzo dell’egoista, poichè la mia offerta è ben poca cosa.
Ho iniziato a pubblicare i racconti l’otto di questo mese. Domani saranno tre settimane esatte dal primo “post” (devo ancora abituarmi a certa terminologia).
Oggi conto più di 3.500 visualizzazioni sul mio sito e l’idea di avervi “abbracciati” tutti e così numerosi, mi commuove. Al punto che non riesco ad andare oltre. Come alcuni di voi avranno letto, non osando reputarmi uno scrittore ma “uno scrivente che soffre di un disturbo cronico della concentrazione, della memoria e di altro”, sono sempre costretto a ripiegare, ahimé, sulla sintesi.
Avete letto dall’Italia, dal Qatar, dalla Germania, dal Regno Unito, dagli Stati Uniti, dai Paesi Bassi, dalla Francia, dalla Svizzera, dal Belgio, dal Libano, dalla Tunisia, dagli Emirati Arabi, dall’India, dal Canada, dal Marocco, dall’Egitto, dall’Ucraina e dall’Australia. Vi unisco tutti in un solo, fortissimo abbraccio.
Rivolgo anche un caro pensiero di gratitudine agli amici Paolo e Domenico che hanno “agganciato” questo piccolo Blog sul sito HIQUMusic dedicandomi una pagina personale: www.hiqumusic.com/egale-cerroni/.
Un commosso, nostalgico pensiero va alla nazione, la nostra Italia. Alla mia terra d’Abruzzo e al mio paese, Collelongo. Lì dove custodisco il mio tesoro: i miei amori, i miei amici e i miei ricordi. E ogni volta, questa cosa mi spezza il cuore.
Infine, un doveroso pensiero a chi mi ha incoraggiato e ancora mi sopporta, a Franca. E a Maria che, come sua madre, ma inconsapevolmente, mi tiene fortemente coi piedi per terra. Me, che sono un volatile puro.
GRAZIE A TUTTI ! GRAZIE DI CUORE!



Mattina d'Aprile a Tornado Tower

Mi sveglio in un luogo di luce
con il passo degli alieni
all'inizio del turno,
un solo piano sotto il cielo.

Inseguo una linea imperfetta
di blande pulsazioni e di sguardi
di superficie,
al di là di un'emozione ancora umana.

Ricordi e azioni si incrociano
e affollano quel luogo infinito.
Un altro giorno avanza
sulla nostalgia dei miei alberi verdi
e il profumo dei tigli a primavera.

8 commenti:

  1. Sentirti parlare é sempre un'emozione....perchè quando un amico si apre in tal modo ti motiva e ti spinge ad andare avanti...nella consapevolezza di dargli ascolto e seguito in un cammino difficile come può essere quello della scrittura...ben venga tutto ciò perchè noi saremo con te col tuo talento e le tue storie surreali....avanti così....A LADY CALLED LUCK WATCHIN' YOU....Vincenzo Cartenì.....un abbraccio

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  2. Grazie Vincenzo. Parole benefiche le tue. Ti abbraccio.

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  3. Grazie a te...
    Grazie, non solo per averci fatto leggere i tuoi racconti, ma per averci fatto vivereli.
    Grazie a te per il dono di pensieri rivelati su queste pagine, che ci fanno riflettere, e senza dubbio, arricchiscono i nostri.

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    1. Quando ho letto il tuo commento, per un attimo, ho creduto di aver smesso di pensare. Mi illudevo. Avevo semplicemente cambiato canale. Prima ero un po' triste, ora sorrido alla grazia di avere un amico come te. Grazie Hussein

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  4. C'è un posto piccolo piccolo, un puntino microscopico nell'immensità dell'universo che ha dato vita al "Tuo" mondo.Chi mai potrebbe immaginare la forza di due letti, di uno stereo, di una scrivania. Come può una mente, se pur arguta, elaborare nuovi, strani mondi con tanto significato e tanto sentimento? A questa domanda, forse, possiamo rispondere in Due! Si perché in quel posto così piccolo siamo cresciuti in Tre, in simbiosi. Uniti da una indefinibile voglia di "volare" fuori dal comune. Definire tutto questo "un tesoro" o parte di esso è corretto. Preziosi momenti passati valgono più di oro e diamanti.
    Tornando alla domanda, so di poter rispondere, come detto con doppia voce, la Mia e quella dell'altro testimone dell'evuzione di un talento.
    Ci hai sempre creduto! E Noi con Te, abbiamo sempre dato vita alla fantasia che ci rendeva protagonisti di storie così grandi che hanno trasformato quel posto piccolo piccolo in un Mondo intero,in un Mondo nostro, la nostra via di fuga dalla monotonia. Abbiamo viaggiato per anni lungo le ditte della Tua fantasia che poi è diventata la Nostra...
    ...LA FANTASIA È UNA!
    Le vie si dividono materialmente ma chi le percorre con un bagaglio come il nostro sa già che basta un fischio per riunirle.
    3500 amici hanno avuto modo di assaggiare un pizzico della fantastica ed unica combinazione degli elementi che Ti hanno formato, auguro a 35000000 di amici di goderne,se pur per una manciata di minuti.
    Ti abbraccio forte.

    Il Tuo Primo Lettore, da sempre.
    Con affetto,
    Alfonso Lapí.

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    1. Purtroppo, caro Alfonso Lapì, devo darti una brutta notizia. Mi ha talmente travolto il tuo commento che riesco solo ad essere formale. Col freno a mano delle emozioni tirato al massimo, riesco solo a dire: io un lettore così lo ritengo un fratello.
      Grazie infinite. Toccato e affondato.

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  5. Ho iniziato a leggere i tuoi racconti caro Egale, sono molto belli e percepisco in essi la nostalgia che hai del tuo paese.
    La cultura e l'arte ce l'hai nel sangue..ti auguro di raggiungere un grande successo.����
    Un abbraccio ��

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