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giovedì 23 aprile 2020

Il tizio di New York York


Il nove maggio del 2015 mi accadde un fatto straordinario, proprio qui, dove io vivo da sempre, a New York York, una piccola, ridente cittadina vicino a New York e che si distingue da questa anche perché nel nome c’ha uno “York” in più (da qui la nota canzone “New York two York” da non confondere con la non meno nota “New York New York”).
Perchè ve lo confido? Capirete. Adesso prestate attenzione... Passeggiando sulla ventiquattresima, quel lontano giorno di maggio, m’imbatto in padre e figlia che bisticciano. Lui la stava rimproverando, evidentemente.

- ... E poi non dovresti fare così! Quando fai così e ti metti a dire sciocchezze mi viene in mente quello che diceva Giangilbertomarcomariasallustio De Gasperinosetti Goberlimarcellizzi Del Giovedì Pasquale De Dé.

- Io? Io direi sciocchezze, eh? E che cosa diceva questo tale Giangilbertomarcomariasallustio De Gasperinosetti Goberlimarcellizzi Del Giovedì Pasquale De Dé?

- Giangilbertomarcomariasallustio De Gasperinosetti Goberlimarcellizzi Del Giovedì Pasquale De Dé diceva: “Lo conoscete Gelosin Sevenatrio De Zurligas Entonces Del Gabon Mistrellos De Olivares?”- e gli altri - “No! Dicci qualcosa di questo Gelosin Sevenatrio De Zurligas Entonces Del Gabon Mistrellos De Olivares. Dicci, sù!”- E lui riprendeva - “Bene, Gelosin Sevenatrio De Zurligas Entonces Del Gabon Mistrellos De Olivares era uno che diceva e che scriveva tante di quelle sciocchezze e di esageratissime bugie che nessuno più gli credeva. E visse così per una vita intera, rubando tempo prezioso ad ascoltatori e lettori che prestavano attenzione, anche esagerata talvolta, a tutti i suoi discorsi e soprattutto ai suoi libroni colossali farciti di storie e termini senza senso. Pure sciocchezze! Null’altro che sciocchezze! Poi un giorno avrebbe sussurrato all’orecchio del suo migliore amico: “ Nella mia vita ho detto proprio tante cazzate. Eppure, mi sento come se, in tutto questo tempo, io non avessi mai aperto bocca!”.

Che frase!

La ragazza era perplessa e, rivolta al padre, asserì:

- Sono perplessa!

- Perché?

- Perché non ho capito bene. La frase insomma.

- Ma come? Davvero non l’hai capita?

- No!

E l’uomo, senza scomporsi per niente.

- Giangilbertomarcomariasallustio De Gasperinosetti Goberlimarcellizzi Del Giovedì Pasquale De Dé diceva: “Lo conoscete Gelosin Sevenatrio De Zurligas Entonces Del Gabon Mistrellos De Olivares?”- e gli altri - “No! Dicci qualcosa di questo Gelosin Sevenatrio De Zurligas Entonces Del Gabon Mistrellos De Olivares. Dicci, sù!”- E lui riprendeva - “Bene, Gelosin Sevenatrio De Zurligas Entonces Del Gabon Mistrellos De Olivares era uno che diceva e che scriveva tante di quelle sciocchezze e di esageratissime bugie che nessuno più gli credeva. E visse così per una vita intera, rubando tempo prezioso ad ascoltatori e lettori che prestavano attenzione, anche esagerata talvolta, a tutti i suoi discorsi e soprattutto ai suoi libroni colossali farciti di storie e termini senza senso. Pure sciocchezze! Null’altro che sciocchezze! Poi, un giorno, avrebbe sussurrato all’orecchio del suo migliore amico: “ Nella mia vita ho detto proprio tante cazzate. Eppure, mi sento come se, in tutto questo tempo, io non avessi mai aperto bocca!”.

Che frase!

- Insomma, voleva forse intendere che dire una bugia è come non dire niente?

- Più o meno, sì.

- Tuttavia, quello che dice Gelosin Sevenatrio De Zurligas Entonces Del Gabon Mistrellos De Olivares, avrebbe una valenza se, e solo se, le bugie non interferissero nelle vite di altre persone. Che non ne modifichino il corso.

- È evidente!

- Mica tanto evidente.

- Lo vedi che sei ostinata? Bugiarda e pure ostinata.

- Eccolo che ricomincia. Che c’entra bugiarda ora?

- Perchè tu parli come se io non ti conoscessi... Lo sai? Lo sai cosa diceva Troel Mac Sonnerson De Uribes De Uribes De Uribes Tre Volte?

- Ho capito, De Uribes per tre volte, non c’è bisogno che lo spieghi pure.

- Ma no, quella cosa è una parte del cognome… Troel Mac Sonnerson De Uribes De Uribes De Uribes Tre Volte è il nome completo.

- Ma che dici?

- Quello che cerco di dirti è che “Tre Volte”, dico “Tre Volte”, fa parte del nome. Capito adesso?

- Va bene, diciamo che ho capito. E che diceva questo tipo?

- Diceva: “ Solinus Harima exelle iuk iuk tropedenic Surriento…”

- E che significa?

- Non si è ancora scoperto cosa significhi esattamente, poiché Troel Mac Sonnerson De Uribes De Uribes De Uribes Tre Volte le cose le diceva nella Sua Lingua.

- E che lingua era?

- La Sua Lingua! Quella era la sua lingua personale e di nessun altro.

- Ma insomma! Papà, sei impazzito?

- Ma no! Come faccio a spiegarti ‘ste cose?

- E poi, che c’entra Surriento?

- C’entra eccome! Qualcuno ha detto che quel testo sia parte della canzone “Tropedenic Surriento” in lingua originale.

- Per caso c’è qualche analogia con “Torna a Surriento”?

- Già, così pare.

- Ma allora, se quello è il testo originale della canzone, potrebbe trattarsi di un caso di plagio!

- Mmmmm...

- Non sei convinto?

- Diciamo che, attualmente, non ci sono prove sufficienti.

- Vabbé, ma tu cosa volevi indicarmi con quella frase?

- Io volevo dirti che, siccome sei troppo ostinata, dovresti pensare un pochino di più al senso di certe cose, come dice appunto Troel Mac Sonnerson De Uribes De Uribes De Uribes Tre Volte, e cioè che “ Solinus Harima exelle iuk iuk tropedenic Surriento”.

- Ancora? Ma se hai appena detto che questa frase non è comprensibile, cosa vuoi che io capisca?

- Lo vedi? Lo vedi come sei? Tu non ti affidi, non ti fidi! Tu sei ostinata e basta!

- Uffa! Che balle papà! Tu dici cose che nemmeno tu capisci e poi pretendi che le capisca io? Dai, lasciamo stare per favore, mi hai solo fatto perdere un sacco di tempo e non ho capito un tubo! Niente! ...

E in tal modo, padre e figliola ostinata, giravano l’angolo, al riparo dai sensi e dalla curiosità fin qui accumulata dal sottoscritto...

Successivamente, a quanto pare, padre e figlia s’immuzzarono di nuovo, proprio di fronte all’immersorio della Recupestrazione Comunale. Eppure erano vicini! Senza magonzi e ordelli, vicinissimi. Tuttavia, per quanto vicini, non s’odirono che la storia era ormai insunemente ed irrimediabilmente disunta. Adisco e stillo venia per il tempo perduto e la vana attenzione. Forse non mi crederete. Eppure, è tutto vero! Parola mia d’onore. Parola di Gelosin Sevenatrio De Zurligas Entonces Del Gabon Mistrellos De Olivares. 

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