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martedì 21 aprile 2020

Letteratura e scienze

La rude e arcigna professoressa di lettere irruppe in aula. Tutti quei ragazzi del primo anno balzarono in piedi, quasi sull’attenti. Tutti tranne uno, anzi una. Ragazza un po’ distratta per la verità.

-        - Leiii…!!!

Strillò la docente. E la giovane si voltò, per nulla turbata.

-        - ... Lei crede d’essere per strada signorina?

E l’altra, alimentando così un certo sospetto generale di presa in giro.

-        - Lei crede d’essere per strada signorina?

-        - Ma come si permette! Non osi mai più a rifarmi il verso… Oppure io…

E la studentessa, di seguito.

-        - Ma come si permette…! Non osi mai più a rifarmi il verso… Oppure io…

La professoressa trasformò i connotati e pure il colorito.

-        - Lei mi prende in giro? Maleducata! Fuori di qui immediatamente!

E l’altra ripeteva, perfino i gesti.

-        - Lei mi prende in giro? Maleducata! Fuori di qui immediatamente!

-        - Basta le ho detto! Vada Fuoriiii! …

-        - Basta le ho detto! Vada Fuoriiii! …

-        - Basta lo dico io!

-        - Basta lo dico io!

-        - Bastaaa…!

-        - Bastaaa…!

-        - Ho detto basta!

-        - Ho detto basta!

La cosa andò avanti per tutta la prima ora col risultato che la professoressa avvertì un malore. Lasciò l’aula in lacrime e urlando per la disperazione.

Poco dopo, si affacciò in aula l’insegnante della seconda ora. Scienze. Un tipo simpatico e sorridente, per la prima volta in quell’istituto superiore.

-        - Buongiorno a tutti ragazzi!

Esordì provocando la consueta corale di rimando.

-        - Buongiornoooo…

-        - Bene, come sapete, sono il vostro insegnante di scienze; prima di iniziare a conoscerci per bene, ditemi per cortesia, siete tutti “nuovi” o c’è qualche ripetente?

Nessuno osò proferire, tuttavia, tutti gli sguardi conversero contemporaneamente in un solo punto, a rivelare la già nota studentessa distratta della prima ora. Il professore si rivolse alla ragazza, molto garbatamente.

-        - Beh… Cosa vuoi fare? Capita a tutti di sbagliare no?

In tal modo il buon docente tentò d’incoraggiare la giovane che senza esitazione ripropose: 

-        - Beh… Cosa vuoi fare? Capita a tutti di sbagliare no?

-        - Ma no, non devi prenderla così! Per favore... Io non intendevo assolutamente …

E l’altra:

-        - Ma no, non devi prenderla così! Per favore... Io non intendevo assolutamente …

-        - Adesso non la prenderai a male! Dai non mi sembra proprio il caso!…

-        - Adesso non la prenderai a male! Dai non mi sembra proprio il caso!…

E giunse anche la terza ora…

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