- Sono certo come mai, Santità!
Erano due, per la precisione, le certezze che l’illustre scienziato aveva appena esternato alla volta degli eccellentissimi padiglioni un po’ arrossati per la tramontana della prima sera.
- Faremo bene a rientrare professore.
Alitò sulle mani e poi le sfregò.
- Fa troppo fresco per me.
- Certo, Santità, presto! Vi aiuto io.
- No, vi prego, non vi disturbate.
- Nessun disturbo. Semmai un onore.
E rientrarono insieme, dal cortile nelle stanze.
Il giorno dopo, all’alba…
- Allora, professore…
- Santità…
- Ripassiamo la lezione. Primo: agitare con sufficiente energia l’asticciola nel cilindro fino a che non si forma la schiuma in superficie…
- Molto bene Santità.
- Allorché, tiro fuori con delicatezza e…
- Bene, così…
- Due: comincio a soffiare nel cerchietto…
- Piano…
- Sì, piano e a lungo…
- Benissimo Santità! A lungo, finché…
- Finché è sopportabile…
- Precisamente!… E a questo punto… zac! Piccolo movimento di polso e “lei”… s’invola…
- S’invola… speriamo che s’involi davvero Professore!… Voi, comunque, siete ancora certo che variare un po’... com’è che dite?
- Variare un po’ aiuta il popolo a digerire.
- Ma così non è un po’ troppo professore?
- Non credo Santità. L'evento deve avere il sapore della magia di una fiaba. Tutto deve sembrare leggero, vivace e anche un po' bizzarro. I calcoli astronomici verranno divulgati mentre lei agisce e questo, tuttavia, risulterà incomprensibile al volgo... Per tale ragione, in chiusura, si dirà che un pugno di giorni si... involerà magicamente nell'aere. Proprio come in una fiaba... Per la gente sarà tutto più semplice. L’effetto di una causa superiore è sempre vincente, voi insegnate Santità!
- Oh, mio Dio!
- Il fatto è di primaria importanza Santità! Per fare certi passi storici senza traumi occorre confondere un poco le acque…
- Confondere cosa?
- E’ un mio personale motto Santità, vi piace?
- Piacevole, sì! Tuttavia l’idea è… insomma, mi avete convinto professore! Che sia dunque! Oggi stesso!
Più tardi, sulla piazza gremita...
Lo strillone aveva radunato tutti a suon di strilli. Ecco perché strillone. E ancora strillava:
- Attenzione ai sopraggiunti! Attenzione a tutti quanti! Proprio qui, tra pochi istanti, si vedrà Sua Santità, da lassù si affaccerà e qualcosa lui farà, di grandezza esilarante ed indubbia immensità. Un'azione assai importante, qual miracolo parrà e così, in un solo istante, tutto il mondo cambierà!...
Precedentemente, tutta la popolazione era stata informata dell’importanza di quell’evento proprio nei termini suggeriti dal professor Clavius al Pontefice: l’effetto di una causa superiore, in semplicissime parole, come in una fiaba.
- Soffiate piano e a lungo, mi raccomando. Dovrà essere ben visibile.
Il papa annuì.
- Primo: agitare con sufficiente energia l’asticciola nel cilindro fino a che non si forma la schiuma in superficie…
- Molto bene Santità…
- Allorché tiro fuori con delicatezza e…
- Così, benissimo Santità…
- Due: comincio a soffiare nel cerchietto. Ora soffio…
- Soffiate!…
- Soffio…
- Va bene così Santità! Soffiate piano e a lungo… a lungo finché… finché è sopportabile… Precisamente! E a questo punto… zac! Piccolo movimento di polso e “lei”… s’invola…
Il papa eseguì alla lettera quel gesto di polso e… zac!
- S’invola! Benissimo! Ma è enorme! Guardate quanti colori! Complimenti Santità!
- Oh, che bella! S’invola! Grazie a Dio! S’invola...
Un lunghissimo applauso salutò quella singolare, meravigliosa, gigantesca e coloratissima bolla di sapone che s'involò leggera nell'aria portando via con sé una manciata di giorni...
...
Correva l’anno 1582.
Vi sono giorni che non furono mai…
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