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sabato 11 giugno 2022

Slappyslapp

 

C’erano tre naufraghi sulla zattera, ma la zattera poteva portarne solo due. 

Saf, Trool e Itzhakterrenicsonillettofilogamox erano i marinai più esperti della regione del Re, dove la musica si suonava con una sola nota. Un’onda di duecentoventiquattro Ptiils (l’unità di misura locale) li aveva sbalzati sullo scoglio Pi. Il più grande scoglio mai visto da occhi umani. Uno scoglione. Trecentocinquemila Ptiils cubi, più o meno. La rozza imbarcazione resistette miracolosamente al primo tremendo impatto, ma presto si sarebbe generata un’altra terribile onda... comunque, in tre sulla zattera di fortuna non si poteva stare. Così, Saf pensò:

-        Se qualcuno di questi non finisce in acqua moriremo tutti e tre…

Strano ma vero, proprio nel medesimo istante, forse un solo attimo prima, Trool pensò la stessa cosa, però alla sua maniera:

-        Di qualcuno finisce tutti e tre se moriremo non acqua in questi…

Trool, ragazzo esemplare che non era una mente eccelsa, pensava un po’ confusamente.

Itzhakterrenicsonillettofilogamox, noto anche per la profonda devozione al proprio credo, pensò di potersi salvare esprimendo un forte desiderio, in assoluto segreto dentro di sé, poi si aggrappò forte a una traversa e, per esaudirlo, invocò a squarciagola l’altissimo rivolgendosi ai cieli in tempesta:

-        Oh Signore! Tu che sei l’unico, indivisibile, incomparabile, causa prima di tutto l’universo e causa ultima di tutta l’esistenza. Tu che sei incomprensibile e inconoscible, che solo dalla tua apparenza hai creato l’universo e interagisci con l’uomo e col mondo che governi come giudice supremo e padre giusto e misericordioso, i cui propositi si realizzano per gli “eletti” tra uomini e nazioni … Signore! Ascoltaci!...

Dopo quella supplica, Trool si sentì in dovere di intervenire, lui era Slappyslappy, apparteneva ad altra religione, adorava Slappyslapp, il dio della preghiera del silenzio e dell’allegria.

-        Dici perché se stiamo noi niente “ascoltaci Signore” non dicendo? Parlare dovresti te per a imparare!

E Saf, che non era un credente convinto ma ben consapevole della vocazione e del problema dell’amico, tradusse per Itzhakterrenicsonillettofilogamox:

-        Perché dici “Signore ascoltaci” se noi non stiamo dicendo niente? Dovresti imparare a parlare per te!

Trool aggiunse:

-        Urlare di bisogno al Dio che hai? È pensare sufficiente ti non?

Saf tradusse ancora:

-        Che bisogno hai di urlare così al Dio? Non ti è sufficiente pensare?

Itzhakterrenicsonillettofilogamox insorse immediatamente, era furibondo e con gli occhi quasi fuori dalle orbite:

-        Voi!… Voi, maledetti infedeli! Blasfemi! Come osate? Voi sarete condannati alla dannazione in eterno per questo, siatene certi!...  

Ma, così dicendo, scivolò per l’agitazione, cadde in acqua e fu subito ingoiato dal mare. Gli altri due scamparano alla seconda onda e si salvarono. Saf si convertì immediatamente, divenne un devoto Slappyslappy e soprattutto il primo discepolo di Trool che, presto, iniziò a chiamare Maestro, le cose andarono così:

-        Da oggi, perché sei stato e sei un amico fedele, giusto, generoso e dispensatore di verità, io ti chiamerò Maestro.

Iniziò Saf.

-        Oggi da io degno che non grado di questo sono, più di amerò faro, il tuo ti sarò, guida la sarò, sarò tua tuo in completo a di Dio servizio in nome.

Saf lo capì e si commosse.  

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